lunedì 18 febbraio 2013

Programmazione dei fondi strutturali europei 2014-2020. Metodi ed obiettivi della proposta del 27 dicembre 2012

Il bilancio europeo 2014-2020, approvato a inizio 2013, assegnerà all’Italia finanziamenti cospicui per la coesione economica, sociale e territoriale in tutte le aree del Paese. A queste risorse si aggiungeranno quelle del cofinanziamento nazionale e ciò si rendere necessario per la necessità di contribuire con un riscatto della qualità dell’azione pubblica, per effetto dei fallimentari interventi registrati fino ad oggi da 25 anni di politiche strutturali in tutta l'Unione Europea.

Lo strumento attraverso cui ciò dovrà avvenire si chiama ACCORDO DI PARTENARIATO, che suggerisce una profonda innovazione della metodologia di programmazione che si baserà sulla INDIVIDUAZIONE DEI RISULTATI ATTESI DA EFFETTUARSI PRIMA DELLA INDIVIDUAZIONE DELLE AZIONI DA METTERE IN PRATICA.

L'obiettivo di questa innovazione metodologica è quello di evitare le cosiddette TRAPPOLE DEL NON-SVILUPPO (equilibri socioeconomici in condizioni di arretratezza e blocchi della produttività).

Le innovazioni di metodo di programmazione saranno basate sulle seguenti indicazioni:
  • RISULTATI ATTESI
  • AZIONI
  • TEMPI, PREVISTI E SORVEGLIATI
  • APERTURA (TRASPARENZA E ACCESSO ALL'INFORMAZIONE)
  • PARTENARIATO MOBILITATO
  • VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI
  • FORTE PRESIDIO NAZIONALE
Alle innovazioni di metodo, si sono individuate anche le aree tematiche in cui saranno spese queste risorse:
  • Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione,
  • Migliorare l’accesso alle tecnologie dell’informazione,
  • Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, il settore agricolo e il settore della pesca e dell’acquacoltura,
  • Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio,
  • Promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, prevenzione e la gestione dei rischi,
  • Tutelare l’ambiente e l’uso efficiente delle risorse,
  • Promuovere sistemi di trasporto sostenibili e eliminare le strozzature delle principali infrastrutture di rete,
  • Promuovere l’occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori,
  • Promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà,
  • Investire nelle competenze, nell’istruzione e nell’apprendimento permanente,
  • Rafforzare la capacità istituzionale e promuovere
    un’amministrazione pubblica efficiente.
Per ciascuna area tematica, si dovranno poi individuare approfondire quattro profili:
  • INDIRIZZI
  • RISULTATI ATTESI
  • AZIONI E LORO SEMPLIFICAZIONE
  • INDICAZIONE DEI BENEFICIARI E CENTRI DI COMPETENZA DA COINVOLGERE.
Rifuggendo al massimo da ogni formalismo e per sfruttare al massimo le opportunità delle risorse nuova programmazione 2014-2020, si sono individuati anche i prossimi 4 obiettivi programmatici:
  • LAVORO, COMPETITIVITA' DEI SISTEMI PRODUTTIVI E INNOVAZIONE
  • VALORIZZAZIONE, GESTIONE E TUTELA DELL'AMBIENTE
  • QUALITÀ DELLA VITA E INCLUSIONE SOCIALE
  • ISTRUZIONE, FORMAZIONE E COMPETENZE.
L'intervento sul territorio sarà articolato su tre livelli:
  • MEZZOGIORNO
  • CITTÀ
  • AREE INTERNE
Il percorso partenariale sarà così definito:

  • AMMINISTRAZIONI CENTRALI
  • PARTENARIATO ECONOMICO E SOCIALE (CRITERI DI RAPPRESENTANZA E RILEVANZA)
  • CONFRONTO PUBBLICO IN SEDI DI “DISCUSSIONE E PROPOSTA”
  • GRUPPO TECNICO DI REDAZIONE DELL'ACCORDO DI PARTENARIATO
  • CONSULTAZIONE PUBBLICA APERTA A TUTTI I SOGGETTI
  • DEFINIZIONE DELLO SCHEMA DI PROPOSTA PARTENARIALE
Nel definire lo schema della proposta partenariale, le fasi da seguire saranno le seguenti:
a) Formazione e attivazione del “Gruppo di redazione” composto dal DPS e dalle Amministrazioni capofila dei Fondi e, in relazione agli specifici temi trattati, di volta in volta dalle Amministrazioni interessate (entro il 31 dicembre 2012).

b) Nell’ambito del “Gruppo di redazione”, costituzione di uno specifico Gruppo tecnico “Regole e questioni orizzontali”, con compiti di proposta e di interazione/assistenza ai Tavoli su tali aspetti.

c) Individuazione, a cura del Gruppo di redazione, degli esperti con i quali costruire momenti di confronto sulle tre opzioni strategiche e sui temi.

d) Attivazione entro il 15 gennaio di Comitati ad hoc presso il DPS, per due delle tre opzioni   strategiche (Mezzogiorno, Città e Aree Interne)

e) Attivazione di quattro tavoli di confronto partenariale sulle 4 “missioni” indicate nel documento “metodi e obiettivi” che si occuperanno quindi di:

1) Lavoro, competitività dei sistemi produttivi e innovazione;

2) Valorizzazione, gestione e tutela dell’ambiente;

3) Qualità della vita ed inclusione sociale;

4) Istruzione, formazione e competenze.
 
 
Pietro Perrucci