giovedì 9 dicembre 2010

S.A.C. VALORIES, ovvero la colpa di Pietro

L’idea forza tra “turismo esperienzale e albergo diffuso”

I sistemi Ambientali e Culturali, oltre a contemplare la messa in rete di elementi ambientali e culturali, prevedono per espressa definizione della Linea 4.2 (cui fanno riferimento le due azioni 4.2.2 e 4.4.2 del P.O. FESR Regione Puglia 2007-2013) una loro utilizzazione finalizzata allo sviluppo del turismo. Dall’analisi di questo contesto territoriale è emersa dunque la possibilità di realizzare/istituire un Sistema Ambientale e Culturale, che prevede di “integrare le attività scientifico-culturali” svolte dai diversi istituti di ricerca, di formazione, di cooperazione e d’istruzione universitaria qui esistenti (Innovapuglia, Istituto Agronomico del Mediterraneo, Istituto Oceanografico del Consiglio Nazionale delle Ricerche, CARSO Istituto per la ricerca sul cancro, l’Autorità di Bacino, Facoltà di Veterinaria dell’Università degli Studi Aldo Moro, Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione ed altri istituti di minor importanza), con il “sistema delle lame” che si presenta essere molto interessante per la sua carica di biodiversità. Per questi due elementi, questo Sistema Ambientale e Culturale si predispone ad una forma di turismo che l’ENIT (Ente nazionale per il turismo) chiama “turismo esperienzale”. Tale formula di turismo consiste essenzialmente nella fornitura di servizi di alloggio, di ristoro, per il tempo libero e di altri servizi alla persona, per periodi più o meno lunghi di permanenza e risulta perciò essere molto appropriata per questo territorio, visto che le attività scientifico-culturali che qui vi sono insediate rappresentano nel loro complesso, una fonte di “forte di domanda potenziale di turismo esperienzale” espressa essenzialmente da studenti, ricercatori, formatori, personale amministrativo e quant’altri frequentano questi istituti per le diverse attività che qui si svolgono. Si tratta, dunque, di una domanda che può facilmente soddisfarsi attraverso un sistema di “ricettività diffusa”, basato sulla fornitura di alloggi e servizi, da connettere tra loro, che sono già disponibili nei comuni coinvolti in questo S.A.C., soprattutto nelle zone dei centri storici e delle periferie. Questo sistema di recettività diffusa, abbinato alla formula di turismo esperienzale, renderebbe possibile sviluppare un turismo che è abbastanza innovativo per questo territorio, che è al tempo stesso altamente sostenibile in quanto meno invasivo rispetto alle altre formule di turismo che sono più tradizionali, che risponde molto bene alle logiche della destagionalizzazione (i flussi si concentrerebbero essenzialmente durante i periodi autunnali ed invernali, notoriamente a più bassa presenza turistica) e in più, è un tipo di turismo che si può soddisfare con la formula dell’albergo diffuso, che vedrebbe non già la costruzione ex-novo di strutture recettive, bensì la messa a sistema di case ed alloggi non più occupati. La ricaduta socioeconomica di questo intervento può essere notevole, non solo in termini di economia turistica, ma anche in termini di sviluppo socioeconomico generale, in termini di cooperazione territoriale internazionale, in termini di sostenibilità e soprattutto in termini di “azioni e attività sinergiche” che si possono sviluppare tra i diversi istituti di ricerca qui presenti e ed i Comuni del S.A.C., nei settori dell’ambiente, della cultura e della ricerca scientifica (a tal proposito, vale la pena ricordare che esistono al momento campi sperimentali come quello già avviato della Facoltà di Agraria – Università di Bari, nel comune di Valenzano). Inoltre, questa formula di turismo può integrarsi molto bene con altre formule di turismo più tradizionali e che sono da consolidare in questo Sistema Ambientale e Culturale, e cioè quella del “turismo religioso”, quella del “turismo enogastronomico”, quella delle “attività artistiche, degli spettacoli e delle tradizioni locali”, quella del “turismo di ritorno” (legato ai fenomeni dell’emigrazione ed, oggi, anche a quelli della immigrazione) ed infine, quella del “turismo ambientale ed ecosostenibile” per via delle presenza di aree naturali del “sistema delle lame” (Lama di San Giorgio, Lama Giotta Mosca, ecc…). Da un punto di vista strategico, poi, occorre tener presente che questa idea forza (turismo esperenziale e albergo diffuso) dà la possibilità a questo territorio di godere di una sorta di “vantaggio competitivo”, sia per il fatto di non poter essere facilmente ripetuta in altri S.A.C. pugliesi, sia per il fatto che le attività culturali e scientifiche di quei istituti di ricerca potranno essere determinanti nel garantire nel tempo la ricaduta di impatti positivi, non solo sul turismo, ma su tutto il sistema socioeconomico coinvolto nel S.A.C. Perciò, rispetto a questa idea forza, è altresì importante che l’attuale partenariato possa contare anche sugli stessi istituti di ricerca che, come partner, potrebbero svolgere un ruolo attivo sia nell’ambito dell’Organismo decisionale, sia nella compagine del Soggetto Gestionale.

Strategia

La strategia possibile per questo Sistema Ambientale e Culturale è stata elaborata a diversi livelli, ovvero sulle due azioni 4.2.2 e 4.4.2 del P.O. FESR Regione Puglia 2007-2013, su ognuno dei macro-obiettivi individuati dal P.P.A. che sono sviluppo turistico, sviluppo socioeconomico locale, cooperazione territoriale internazionale e sostenibilità, ed infine sugli obiettivi intermedi che pure debbono essere parte integrante della strategia.

Azione 4.4.2 - Promozione e valorizzazione del patrimonio naturale del sistema regionale per la Conservazione della Natura a fini turistici

A. Redazione di una Carta di qualità per la ricettività diffusa. Finanziamento di interventi di sensibilizzazione e divulgazione ai fini della adesione alla Carta di qualità.

B. Promozione di prodotti/territori di qualità (attraverso strumenti come la Carta della Qualità Sostenibile) per produzioni agroalimentari rivenienti dai siti della Rete Natura 2000 e/o dalle Aree Protette (filiere di prodotti di agricoltura biologica, aziende artigianali legate alle identità locali, ecc…).

C. Azioni volte ad elevare gli standard di prodotto (produzioni agroalimentari) e di servizio (ricettività e ospitalità diffusa) attraverso la creazione di Carte/marchi di qualità (sul modello della Carta del turismo sostenibile).

D. Realizzazione e promozione di marchi di qualità in Aree Parco, sia per quanto attiene alla ricettività e ospitalità diffusa che all’offerta di prodotto (Parco di Lama San Giorgio, come da L.R. n. 19/1997).

E. Produzione e diffusione di materiali informativi, didattici e divulgativi, di attività tecnico-scientifiche e di ricerca, ivi compresi programmi ed iniziative di comunicazione, informazione ed educazione ambientale, anche finalizzate alla messa in rete di risorse locali e alla promozione di percorsi/itinerari di fruizione.

F. Azioni di messa in rete e di supporto agli Enti Parco nella predisposizione di servizi materiali e immateriali a sostegno del territorio e della sua valorizzazione; costruzione di siti web dedicati, finalizzati ad una migliore gestione (rilascio di autorizzazioni e nulla osta, con cartografia tecnica e divulgativa, studi ed indagini conoscitive, costruzione di sistemi di controllo e gestione normativa, buone pratiche) o alla valorizzazione turistica dei territori protetti.

Azione 4.2.2 - Azioni di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale in grado di

mobilitare significativi flussi di visitatori e turisti di cui sia valutata la domanda

potenziale, anche ai fini di destagionalizzazione dei flussi di visita, dell’allungamento della stagione e di una maggiore attrazione di differenti segmenti di domanda.

A. Interventi di promozione e messa in rete dei sistemi culturali del territorio.

A.1 interventi di costituzione o consolidamento di reti ed itinerari territoriali di offerta culturale;

A.2 in progetti di valorizzazione e gestione innovativa dei sistemi di beni culturali presenti nel territorio;

A.3 analisi, studi, ricerche ed indagini preliminari di fattibilità (in ambito A.2);

A.4 potenziamento dell’offerta di servizi culturali, creazione di produzioni multimediali (in ambito A.2);

A.5 analisi e studi per la valorizzazione di beni ed itinerari, ecc… (in ambito A.2);

A.6 azioni di integrazione funzionale tra beni culturali presenti nel territorio;

A.7 lo sviluppo e l’implementazione di processi innovativi di integrazione, anche attraverso l’adozione di tecnologie avanzate;

A.8 la realizzazione di specifici processi di integrazione gestionale,

A.9 la realizzazione di progetti pilota per la promozione di reti “culturali” avanzate;

A.10 la fattibilità di processi avanzati di integrazione nell’ambito dell’intera filiera regionale della cultura.

Sviluppo turistico

Le attività scientifico-culturali di codesti istituti, oltre ad essere oggetto specifico delle due azioni P.O. FESR di riferimento per i S.A.C., sono in sé attività fortemente attrattive di questi luoghi, che in tal modo, oltre alla ospitalità e ad una facile connessione alle reti di trasporto, possono offrire opportunità per la sperimentazione di nuovi modelli di impresa turistica (ovviamente tagliati sulla formula del turismo esperienzale) utilizzando quel sapere o quei saperi qui disponibili.

Sviluppo socioeconomico locale

Le attività culturali di questi istituti sono anche attività ad elevato valore aggiunto e la loro implementazione nell’ambito del S.A.C. può determinare un nuovo ed ulteriore impulso all’offerta di beni e servizi di altri settori economici strategici per questo territorio. Immaginare, quindi, un sistema basato su Ricerca e Innovazione, oltre a Turismo Culturale, Turismo Ambientale, Artigianato artistico, Enogastronomia di qualità, ed altri ancora, rende altresì possibile immaginare ricadute per tutto il sistema economico locale, in termini di nuova impresa e di “nuovi posti di lavoro”. L’impulso del Sistema Ambientale e Culturale, dunque, finirebbe così per generare effetti connotabili come “sviluppo endogeno” che, fruendo a sua volta anche di un considerevole “vantaggio localizzativo” del S.A.C. (centrale sia rispetto alla Provincia di Bari, sia rispetto a tutta la Regione Puglia), potrà ulteriormente incrementare quelle ricadute in termini sviluppo endogeno, di nuova impresa e in termini di nuovi posti di lavoro. Il tutto senza trascurare gli effetti e le opportunità offerte dal S.A.C. nel razionalizzare e qualificare l’offerta di quelle formule turistiche più tradizionali che, come si sa, sono pure presenti in questo territorio.

Cooperazione Territoriale Internazionale

Il territorio dei questo SAC presenta una forte vocazione alla cooperazione territoriale internazionale. Su tutto, il territorio fa prevalere il fatto che quasi tutte le attività scientifico-culturali degli istituti di ricerca qui esistenti hanno una valenza fortemente internazionale. A ciò si aggiunge il fatto che esiste anche un rilevante attivismo civico, fatto di organismi associativi che operano nel settore del “non-profit”, che supera in un certo qual modo la questione centrale e conflittuale per la cooperazione del rapporto tra Locale/Globale ed offre supporto, sostegno, opportunità e risorse a tutto ciò che c’è di extraterritoriale.

Sostenibilità

In una strategia come quella del SAC vi sono due diversi obiettivi che sostanziano il concetto di sostenibilità: il primo, un po’ più immediato, che è quello che richiama l’idea di ecocompatibilità, di sensibilità e di identità, che nel nostro contesto è strettamente connesso la religione e la fede; e il secondo, un po’ meno immediato del primo, che vede nella sostenibilità la possibilità che si possano realizzare visioni che contemplano la ricaduta di effetti positivi nel lungo periodo, magari in un ambiente sicuramente più organizzato di quanto non lo sia ora. Ebbene, per tutte le risorse materiali e soprattutto immateriali che possono essere messe a sistema in questo S.A.C., è qui possibile conseguire entrambi i due obiettivi che sostanziano il concetto di sostenibilità.

Obiettivi intermedi

In una strategia finalizzata allo sviluppo turistico, così come emerge dalla linea 4.2 del P.O. FESR Regione Puglia 2007-2013, si deve necessariamente partire dai bisogni, dai problemi e dalle questioni aperte di un territorio, per poi arrivare al conseguimento dei quattro macro-obiettivi sopra evidenziati, attraverso uno strumento complesso come quello del S.A.C. Pertanto, in un processo così schematizzato non si può prescindere dal contemplare nella tutta una serie di obiettivi intermedi e/o operativi, di cui di dovrà necessariamente tener conto nel Programma Gestionale. Per questo territorio, gli obiettivi intermedi che al momento si sono individuati sono:

- Partenariato

- Integrazione

- Fruizione

- Valorizzazione

- Attrattività

- Promozione

- Gestione/Management

- Sostenibilità/Feedback

Nome del SAC

Ragionando essenzialmente sui 4 macro-obiettivi del P.P.A. e ordinando le parole che sono state scritte per ciascuno di essi è possibile ottenere la parola “VALORIES”, anagrammata in modo diverso per ognuno dei 4 macro-obiettivi:

TURISMO

Valenze

Attrattività

Luoghi

Ospitalità

Reti

Impresa turistica

Esperenzialità

Sapere & Saperi

SVILUPPO

Valore

Artigianato

Lavoro

Offerta

Ricerca

Innovazione

Enogastronomia

Sviluppo endogeno

COOPERAZIONE

Vocazione

Attivismo

Locale/Globale

Opportunità

Risorse

Internazionalità

Extraterritorialità

Supporto/Sostegno

SOSTENIBILITÀ

Visioni

Ambiente

Lungo periodo

Organizzazione

Religione

Identità

Ecocompatibilità

Sensibilità

Per questo è possibile attribuire al S.A.C. il “titolo spot” di “V.A.L.O.R.I.E.S.”, che potrebbe essere anche un titolo facile da ricordare, qualificante del territorio e opportunamente utilizzabile nell’ambito della futura ed eventuale commercializzazione turistica di un eventuale “marchio del territorio”.

S.A.C.

V

A

L

O

R

I

E

S

TURISMO

Valenze

Attrattività

Luoghi

Ospitalità

Reti

Impresa turistica

Esperenzialità

Sapere & Saperi

SVILUPPO

Valore

Artigianato

Lavoro

Offerta

Ricerca

Innovazione

Enogastronomia

Sviluppo endogeno

COOPERAZIONE

Vocazione

Attivismo

Locale/Globale

Opportunità

Risorse

Internazionalità

Extraterritorialità

Supporto/Sostegno

SOSTENIBILITÀ

Visioni

Ambiente

Lungo periodo

Organizzazione

Religione

Identità

Ecocompatibilità

Sensibilità