lunedì 19 ottobre 2009

STUDI E RICERCHE DI PIETRO PERRUCCI: “PROGETTO DI ORTOTERAPIA”. Progetto per un corso-laboratorio pratico per disabili e altri utenti, da ottimizzare.

STUDI E RICERCHE DI PIETRO PERRUCCI: “PROGETTO DI ORTOTERAPIA”. Progetto per un corso-laboratorio pratico per disabili e altri utenti, da ottimizzare.

“PROGETTO DI ORTOTERAPIA”. Progetto per un corso-laboratorio pratico per disabili e altri utenti, da ottimizzare.


1. Disamina

L’articolazione di questo progetto che ho esaminato, oltre che lunga e prolissa, è fortemente orientata a spiegare in termini generali a cosa serve l’Ortoterapia e pertanto, da un punto di vista più strettamente progettuale, vi sono almeno due aspetti che occorre rivedere: il primo riguarda il metodo e il secondo lo sviluppo del progetto.


2. Revisione

Per quanto riguarda il metodo, si evidenzia che non è stato riscontrato alcun riferimento a quelli che sono gli elementi essenziali di una progettazione che possa definirsi “metodologicamente appropriata”, e cioè:
- il piano della comunicazione interna;
- il masterplan di tutto il processo terapeutico a cui deve riferirsi questo progetto ortoterapico;
- i criteri di scelta delle singole attività orticole e da giardino, in funzione degli obiettivi terapeutici che si vogliono raggiungere;
- il monitoraggio e la valutazione dell’efficacia terapeutica;
- il piano della comunicazione esterna.

Per quanto riguarda lo sviluppo, il progetto va riscritto sulla base di queste indicazioni:
- l’esposizione è troppo lunga, sarebbe opportuna concentrarla in max 5 cartelle;
- attribuire il titolo ed il sottotitolo (ad esempio, titolo del progetto CAMPO DEI MIRACOLI; sottotitolo, LABORATORIO PRATICO DI ORTOGIARDINAGGIO);
- di ortoterapia si può anche parlare in termini generali ma dedicando al massimo 10-15 righe. Invece, bisogna spiegare molto bene quelle che sono le valenze terapeutiche e gli obiettivi terapeutici che si vogliono raggiungere, in funzione di ogni singola pratica culturale;
- oltre all’agronomo, al sociologo ed all’operatore agro-tecnico, mancano nello sviluppo del progetto tre figure essenziali, lo psichiatra, lo psicologo e l’assistente agli utenti/disabili, i quali debbono avere un ruolo attivo nello sviluppo e nella realizzazione del progetto ortoterapico;
- per ognuna di queste figure si devono spiegare ruoli, funzioni e costi;
- il progetto di ortoterapia deve essere adattato in funzione dei bisogni e degli obiettivi terapeutici o sociali dei singoli utenti, a seconda del tipo di disabilità o del tipo di utente;
- manca il budget, i costi di materiali, mezzi, strumenti, attrezzature e personale.


3. Rielaborazione

Si suggerisce, quindi, di rielaborare il progetto partendo proprio dalla formazione di un gruppo di lavoro minimo (psichiatra e/o psicologo, sociologo ed agronomo), per svilupparlo in maniera condivisa, secondo queste cinque linee operative:
1) individuazione delle pratiche culturali orticole e da giardino che si possono effettuare:
COLTURA/ATTIVITÀ RICHIESTE/STAGIONE IDEALE/ATTREZZATURE/COSTI;
2) definizione della valenza terapeutica di questo corso-laboratorio di ortoterapia:
BISOGNI/OBIETTIVI/TIPOLOGIA DI UTENTE/MONITORAGGIO/VALUTAZIONE/EFFICACIA
3) articolazione degli obiettivi terapeutici attesi e valutazione dei risultati ottenuti:
COLTURA/ASPETTI COGNITIVI/FISICO-MOTORI/COMPORTAMENTALI/DIDATTICI/GIUDIZIO
4) profili professionali richiesti:
COLTURA/MANSIONI ASSISTENTI/MANSIONI TECNICI AGRARI/ORE DI LAVORO/COSTI
5) gestione del progetto e sostenibilità nel tempo dei risultati:
INDICAZIONI DI METODO/RUOLO E MANSIONI DEGLI OPERATORI/BUDGET