In sintesi, quello che ho inviato a tutti i colleghi pugliesi nel gennaio 2011 sui Sistemi Ambientali e Culturali, ovvero sull'ennesimo fallimento della programmazione dello sviluppo dei sistemi territoriali.
1. Obiettivi del SAC
3. Metodo del SAC
1. Obiettivi del SAC
- Migliorare l’attrattività del singolo bene, del SAC e di tutto il territorio di riferimento;
- Ampliare le possibilità di fruizione a livello di singolo bene, del SAC e del territorio;
- Sviluppare il settore del turismo;
- Favorire percorsi avanzati di sviluppo locale;
- Favorire percorsi avanzati di cooperazione territoriale internazionale (mai trattato);
- Sostenibilità
- Coordinare gli interventi;
- Potenziare le relazioni esistenti e le “relazioni potenziali”;
- Individuare e gestire le risorse del Sistema Ambientale e Culturale;
- Coniugare l’offerta infrastrutturale con le dinamiche territoriali complessive;
- Coinvolgimento dei soggetti;
- Promozione del turismo;
- Organizzazione delle attività di coordinamento, animazione del partenariato, informazione e comunicazione in un soggetto unico referente per la Regione;
- Riferimento alle Aree Vaste ed ai Sistemi Turistici Locali;
- Messa in rete dei sistemi culturali;
- Mettere in atto una Gestione innovativa;
- Elaborare progetti territoriali di valorizzazione integrata ambientale e culturale con riferimento alle linee 4.2, 4.3, 4.4;
- Integrazione funzionale, territoriale e distrettuale, di valorizzazione e fruizione;
- Inserimento dei beni all’interno di una rete di fruizione;
- Coinvolgimento dei privati nella fase di gestione ed organizzazione delle attività;
- Incremento dei visitatori in un’ottica di destagionalizzazione e/o di diversificazione;
- Interventi di valorizzazione e di fruizione: a) sistemi di connessione; attrezzature multimediali (per attività didattiche, laboratori e promozionali); c) servizi di accoglienza, assistenza, intrattenimento per l’infanzia, informazione, guida, assistenza didattica e centri d’incontro; d) promozione e comunicazione dell’offerta culturale, marketing, piani e programmi, indagini e ricerche di mercato, consulenza tecnica ed organizzativa per la gestione dei servizi, eventi culturali e integrazione; e) spese editoriali, cataloghi, sussidi cartacei audiovisivi informatici, produzioni culturali; f) acquisizione di Sotfware;
3. Metodo del SAC
- Progetto generatore di entrate;
- Modalità di gestione innovativa in merito alla utilizzazione dei servizi offerti e alle condizioni di sostenibilità ambientale finanziaria ed organizzativa;
- La sostenibilità diventa criterio della progettazione e obiettivo delle misure 4.2.2 e 4.4.2;
- In quasi tutti i comuni ci sono beni appartenenti e/o gestiti da enti e/o soggetti diversi dal Comune che risultano essere tutti ugualmente eligibili come soggetti beneficiari dell’intervento (Enti ecclesiastici, Fondazioni, Soggetti di diritto pubblico, Sovrintendenze, Enti parco, ecc…). Dovendo il Comune aderire ad un solo SAC, cosa succede tra questo soggetto e gli altri enti/soggetti proprietari e/o gestori di beni culturali ed ambientali in caso di mancato accordo e/o di disaccordo sul SAC? L’adesione di un comune al SAC dovrà necessariamente prevedere l’implementazione in questo SAC anche di beni di non sua proprietà/gestione, oppure è possibile che questi beni non vengano implementati, o ancora, che vengano inclusi in altre reti e/o sistemi?
- Per le spese si andrà a preventivo o a consultivo (rendicontazione)?
Pietro Perrucci