martedì 14 giugno 2011

Metodologia dei processi di policy. Interazione a 6 soggetti.

Carissima Marisa,

provo a rifare la sintesi della mia risposta alla tua interessante domanda sui soggetti che intervengono nei processi di policy, domanda che mi hai posto in occasione dell'incontro del 14.06.2011 sul Piano Integrato di Rigenerazione Urbana e di cui spero ti possa essere utile per i tuoi progetti.

In genere, i soggetti che intervengono in un processo di policy legato alla europrogettazione sono sei:
1) Committente del progetto;
2) Policy maker;
3) Consulente legale;
4) Consulente economico-finanziario;
5) Ingegnere gestionale;
6) Ente pubblico.

Il Committente del progetto, (che può essere un imprenditore, un privato, un'impresa, un Ente Pubblico) si rivolge all'europrogettista il quale, nel momento in cui accetta l'incarico di sviluppare un progetto da questi proposto/assegnato, si trasforma in Policy maker e cioè in un soggetto che, oltre ad individuare un bando adeguato per il committente, deve costruire il processo di policy, ovvero il percorso entro il quale il progetto deve realizzarsi.
Per far questo, il Policy maker sviluppa un processo, ovvero un percorso di studio e ricerca che oltre a sviluppare l'idea di progetto, fa in modo che questa idea si trasformi in opportunità di business e di creazione di posti di lavoro.
Per poter far questo, il policy maker si serve anche di altre figure che sono:
a) il Consulente legale (che in genere è un avvocato) e che da questo momento in poi si occuperà della istruttoria della domanda con la quale si chiede il finanziamento del progetto e svolgerà assistenza legale al committente e al policy maker per tutta la durata del progetto;
b) il Consulente economico finanziario (che in genere è un commercialista) il quale valuta e definisce la fattibilità economico finanziaria dell'idea di business che inevitabilmente accompagna lo sviluppo del progetto, fornendo anch'esso assistenza al committente e al policy maker per tutta la durata del progetto;
c) l'Ingegnere gestionale, che ne valuta la fattibilità dal punto di vista tecnico e tecnologico, fornendo anch'esso assistenza al committente e al policy maker per tutta la durata del progetto.
Una volta che queste tre figure hanno definito la fattibilità del progetto dal punto di vista legale, economico-finanziaria e ingegneristica, il policy maker ne acquisisce le loro valutazioni e ritorna ad interfacciarsi con il Committente per proporgli le misure ed i bandi che secondo lui sono più idonei al finanziamento del progetto. In altre parole, il policy maker torna a fare così a fare l'Europrogettista e a questo punto in base ad ulteriori  valutazioni che farà insieme al committente decidono il bando o la misura da attuare.
A questo punto, interviene l'ultima figura del processo, ovvero l'Ente Pubblico che ha emesso il bando o che è responsabile della misura di riferimento del progetto, ed è solo in questo momento che viene presentata la domanda, ovvero, che si avvia l'istruttoria.

Pertanto, la sintesi della mia risposta alla tua domanda era proprio questa: l'Ente Pubblico, benché sia il soggetto che emette il bando, nella europrogettazione è l'ultimo soggetto che entra nel processo perché è solo al momento della consegna della domanda (e quindi con l'avvio dell'istruttoria) che entra in gioco.

Pietro Perrucci