mercoledì 13 giugno 2012

Il nucleo di valutazione nei comuni

Emerge, oggi più che mai, la necessità di operare un intervento sulle inefficienze della Pubblica Amministrazione (P.A.) e un valido strumento sarebbe quello dei "nuclei di valutazione". Ovviamente, la più imporrtante prerogativa affinché un nucleo di valutazione possa funzionare è la completa indipendenza dei suoi valutatori, elemento questo che purtroppo, ancora oggi, stenta ad affermarsi. Ed è proprio di questi giorni la notizia che nell'ambito della formazione dei nuclei di valutazione valutazione dei comuni italiani, l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (A.N.C.I.) sta formando e costituendo una lista di valutatori che potranno essere impiegati dai vari comuni per le loro attività. Come si può facilmente intuire, un valutatore proposto dall'A.N.C.I., non potrà mai essere libero ed imparziale nel valutare le attività di un comune, per il semplice fatto che è doppiamente legato ad esso dal compenso che gli darà il comune e dalla sponsorizzazione dell'A.N.C.I. Sarebbe come chiedere alle varie associazioni di imprese di far valutare dai propri consulenti le "performance" delle aziende iscritte... O ancora, sarebbe come chiedere ai sindacati di valutare la produttività del lavoro dei propri iscritti... Dunque, come si può facilmente intuire, se non è possibile svolgere oggettivamente un'attività valutazione nei confronti di chi ci paga lo stipendio e di chi, al tempo stesso, ci sponsorizza per lavorare, occorre innanzitutto rifuggire da questa ennesima contraddizione all'italiana, ed in secondo luogo, occorre impostare quanto prima meccanismi di selezione che consentano "efficacemente" di selezionare valutatori realmente indipendenti. In funzione di ciò, provo a dare qualche generica indicazione sul "cosa fanno", sul "come dovrebbero costituirsi" e sul "come dovrebbero operare" i nuclei di valutazione in seno alle amministrazioni comunali.

Funzione: valutano tutti i processi in atto, conclusi ed in divenire, presso l'Ente comunale.

Scopo: eseguono misurazioni, stime e giudizi valutativi, al fine di gestire, ottimizzare e rendere efficienti ed efficaci tutte le attività del Comune presso cui si sta operando.

Costituzione: devono essere composti da valutatori selezionati e quindi, non sponsorizzati, patrocinati o raccomandati, sulla base delle loro competenze e sulla base della loro indipendenza dall'Ente.

Competenze: devono esservi valutatori con adeguata e documentata formazione, dal momento che in Italia, il criterio dell'esperienza non è purtroppo un affidabile criterio di selezione e di indipendenza... (si sa che lavorano solo e sempre gli sponsorizzati dei partiti e/o politici di turno).

Conoscenze a supporto della valutazione: analista statistico, ingegnere gestionale, sociologo, economista, legale, esperto di comunicazione, policy maker.

Operatività per fasi:
1. Individuazione dei processi da valutare.
2. Creazione di una base comune di conoscenza su obiettivi, funzioni, strumenti, metodi, tecniche e linguaggio della valutazione.
3. Predisposizione dei sistemi di monitoraggio (almeno fisico, procedurale e finanziario), scelta degli indicatori e definizione delle modalità di gestione e trattamento dei dati.
4. Rilevazione e interpretazione dei dati per poi passare alla elaborazione dei report valutativi.
5. Pubblicazione/Comunicazione degli esiti della valutazione.
6. Implementazione dei risultati della valutazione nei vai processi dell'Ente comunale.

Modalità di valutazione: ex-ante, on-going, ex-post, e per tutte il doppio livello "overall" & "in-depth"

Tipologie di processi da valutare:
- l'attuazione delle politiche, programmi, piani e progetti, del governo locale;
- la gestione dei processi amministrativi e amministrativo-contabili dell'Ente comunale;
- i servizi e le funzioni comunali offerti al pubblico, alle famiglie, alle imprese e ad altri enti/istituzioni;
- l'osservanza di leggi e norme, nonché di politiche, programmi, piani e progetti, derivanti da organismi sovraordinati al Comune, di tipo comunitario, nazionale, regionale, provinciale e sovracomunale (coerenza esterna);
- le dinamiche in atto e problemi storici/aperti/irrisolti nella realtà sociale, economica e culturale della comunità locale;

Metodologie di lavoro: P.E.S.T., P.E.S.T.A.C., P.E.S.T.A.C. + I.G.A., per il supporto a tutte le attività dell'Ente comunale, alla sua compagine governativa ed alla sua organizzazione amministrativa.

Pietro Perrucci