Ai miei colleghi baresi e non, per ricordarvi che fu alla riunione del partenariato al Parco dell'Alta Murgia il momento esatto in cui appresi che la consulenza tecnica andò al Politecnico.
Ero seduto ad uno dei 4 tavoli tecnici che si erano formati (Idea-Forza e Strategia) e se si esclude la formazione dei tavoli tecnici ricordo perfettamente che nessun altro elemento di una normale attività di programmazione fu considerato nell'ambito di quel SAC.
Ricordo anche in maniera particolarte che il tavolo tecnico Idea-Forza e Strategia era presieduto dalla responzabile del Politecnico di Bari, la quale non volle né discutere, né mettere a verbale tutte le proposte che erano emerse in quel contesto e di conseguenza, non accettò né di discutere, né di confrontarsi, su una particolare proposta/modello di SAC Murgiano, che si basava sulla caratteristica della "ruralità" di questo parco naturale.
Ovviamente, non furono considerate neanche altre due proposte che pure mi sembravano altrettanto interessanti e cioè quella della "gastronomia", proposta da un docente della Facoltà di Agraria dell'Università di Bari, e la mia proposta che era basata sulla "messa a sistema delle manifestazioni formative, ambientali, culturali ed artistiche, con le altre attività turistiche" del Parco, proposta che aveva pure ricevuto il supporto e la condivisione della maggior parte dei soggetti che erano presenti intorno a quel tavolo, in quanto rispecchiava in pieno le indicazioni del Piano Pluriennale di Attuazione dell'Asse IV, del FESR della Regione Puglia 2007-2013.
Per cui l'idea-forza che passò fu una teorica quanto indefinita "idea di lentezza del paesaggio" che in quanto teorica ed indefinita, era quindi tutta da progettare/pianicicare/programmare.
La mia contrarietà a questa idea fu manifestata molto chiaramente ed in maniera diretta alla rappresentante del Politecnico, dicendo ad essa e a tutti i soggetti seduti intorno a quel tavolo quanto segue: "Facendomi portavoce di almeno 5 soggetti seduti a questo tavolo, esprimo la contrarietà alla Vostra idea di lentezza del paesaggio, della quale non si condivide nulla di tutto ciò che si è detto, per i seguenti motivi: 1) Idea-Forza e Strategia del SAC Murgiano, non dovrebbero andare su cose campate in aria, ma devono essere tagliate sugli obiettivi del PPA, ovvero sviluppo turistico, sviluppo socioeconomico locale endogeno, cooperazione territoriale internazionale e sostenibilità"; 2) non si condivide il suo atteggiamento arrogante di non voler verbalizzare le altre proposte che pure sono emerse in questo tavolo, così come non si condivide il suo atteggiamento di non voler neanche discuterle, così come invece le viene richiesto dai soggetti seduti al tavolo".
Come se non bastasse, nella seduta pomeridiana, dove i 5 tavoli del partenariato erano riuniti in un unico tavolo, la rappresentante del Politecnico non riferì nulla di tutto quello che si era discusso e riferì cose di cui non si era affatto discusso, né deciso, rilevandosi per questo molto falsa e intellettualmente disonesta.
Molto probabilmente, la sua incondivisa ed indiscussa idea di SAC la si doveva approvare a tutti i costi, ovvero si doveva approvare un modello di SAC che molto probabilmente, la rappresentante del Politecnico aveva predisposto al di fuori di quel tavolo.
La cosa peggiore di questa disavventura, però, fu il fatto che nessuno dei rappresentanti istituzionali del Parco Naturale dell'Alta Murgia presenti a quel tavolo, si oppose a questo sua atteggiamento per nulla concertativo, per nulla intenzionato a discutere ed a confrontarsi.
A sto punto, cari colleghi, non credo che oggetto delle nostre riunioni debba essere soltanto l'atteggiamento arrogante dei rappresentanti istituzionali che "dirottano" i proccessi di programmazione nella regione Puglia, ma si deve considerare questo fenomeno in funzione degli altri elementi della programmazione che vengono puntualmente disattesi, paventando non chiari rapporti tra Regione, Politechico, parchi e comuni pugliesi.
Inoltre, mi preme altresì proporvi di insistere con maggior forza sull'importanza dei tavoli di "partenariato" e di "concertazione" nell'ambito dei processi di programmazione, dal momento che senza di essi è impossibile generare quel consenso necessario affinché un processo programmazione possa andare a buon fine.
Pietro Perrucci
Pietro Perrucci
Ero seduto ad uno dei 4 tavoli tecnici che si erano formati (Idea-Forza e Strategia) e se si esclude la formazione dei tavoli tecnici ricordo perfettamente che nessun altro elemento di una normale attività di programmazione fu considerato nell'ambito di quel SAC.
Ricordo anche in maniera particolarte che il tavolo tecnico Idea-Forza e Strategia era presieduto dalla responzabile del Politecnico di Bari, la quale non volle né discutere, né mettere a verbale tutte le proposte che erano emerse in quel contesto e di conseguenza, non accettò né di discutere, né di confrontarsi, su una particolare proposta/modello di SAC Murgiano, che si basava sulla caratteristica della "ruralità" di questo parco naturale.
Ovviamente, non furono considerate neanche altre due proposte che pure mi sembravano altrettanto interessanti e cioè quella della "gastronomia", proposta da un docente della Facoltà di Agraria dell'Università di Bari, e la mia proposta che era basata sulla "messa a sistema delle manifestazioni formative, ambientali, culturali ed artistiche, con le altre attività turistiche" del Parco, proposta che aveva pure ricevuto il supporto e la condivisione della maggior parte dei soggetti che erano presenti intorno a quel tavolo, in quanto rispecchiava in pieno le indicazioni del Piano Pluriennale di Attuazione dell'Asse IV, del FESR della Regione Puglia 2007-2013.
Per cui l'idea-forza che passò fu una teorica quanto indefinita "idea di lentezza del paesaggio" che in quanto teorica ed indefinita, era quindi tutta da progettare/pianicicare/programmare.
La mia contrarietà a questa idea fu manifestata molto chiaramente ed in maniera diretta alla rappresentante del Politecnico, dicendo ad essa e a tutti i soggetti seduti intorno a quel tavolo quanto segue: "Facendomi portavoce di almeno 5 soggetti seduti a questo tavolo, esprimo la contrarietà alla Vostra idea di lentezza del paesaggio, della quale non si condivide nulla di tutto ciò che si è detto, per i seguenti motivi: 1) Idea-Forza e Strategia del SAC Murgiano, non dovrebbero andare su cose campate in aria, ma devono essere tagliate sugli obiettivi del PPA, ovvero sviluppo turistico, sviluppo socioeconomico locale endogeno, cooperazione territoriale internazionale e sostenibilità"; 2) non si condivide il suo atteggiamento arrogante di non voler verbalizzare le altre proposte che pure sono emerse in questo tavolo, così come non si condivide il suo atteggiamento di non voler neanche discuterle, così come invece le viene richiesto dai soggetti seduti al tavolo".
Come se non bastasse, nella seduta pomeridiana, dove i 5 tavoli del partenariato erano riuniti in un unico tavolo, la rappresentante del Politecnico non riferì nulla di tutto quello che si era discusso e riferì cose di cui non si era affatto discusso, né deciso, rilevandosi per questo molto falsa e intellettualmente disonesta.
Molto probabilmente, la sua incondivisa ed indiscussa idea di SAC la si doveva approvare a tutti i costi, ovvero si doveva approvare un modello di SAC che molto probabilmente, la rappresentante del Politecnico aveva predisposto al di fuori di quel tavolo.
La cosa peggiore di questa disavventura, però, fu il fatto che nessuno dei rappresentanti istituzionali del Parco Naturale dell'Alta Murgia presenti a quel tavolo, si oppose a questo sua atteggiamento per nulla concertativo, per nulla intenzionato a discutere ed a confrontarsi.
A sto punto, cari colleghi, non credo che oggetto delle nostre riunioni debba essere soltanto l'atteggiamento arrogante dei rappresentanti istituzionali che "dirottano" i proccessi di programmazione nella regione Puglia, ma si deve considerare questo fenomeno in funzione degli altri elementi della programmazione che vengono puntualmente disattesi, paventando non chiari rapporti tra Regione, Politechico, parchi e comuni pugliesi.
Inoltre, mi preme altresì proporvi di insistere con maggior forza sull'importanza dei tavoli di "partenariato" e di "concertazione" nell'ambito dei processi di programmazione, dal momento che senza di essi è impossibile generare quel consenso necessario affinché un processo programmazione possa andare a buon fine.
Pietro Perrucci
Pietro Perrucci